Demos e Cratos
«Spesso abbiamo stampato la parola Democrazia. Eppure non mi stancherò di ripetere che è una parola il cui senso reale è ancora dormiente, non è ancora stato risvegliato, nonostante la risonanza delle molte furiose tempeste da cui sono provenute le sue sillabe, da penne o lingue. È una grande parola, la cui storia, suppongo, non è ancora stata scritta, perché quella storia deve ancora essere messa in atto.» (Walt Whitman, Prospettive democratiche)
Il concetto di democrazia, nel nostro paese, sta veramente diventando privo di significato. Leggete questa intervista, non è di Berlusconi ma di Dini.
La Russia sta cercando finalmente di ribellarsi alle angherie del nuovo Zar di tutte le Russie, e chi protesta viene accusato di voler ripristinare il comunismo (all'ex presidente non viene in mente che invece in democrazia si può lottare contro le ingiustizie sociali del sistema senza essere tacciato di "apologia di comunismo"?).
Il comunismo è finito.
Oggi c'è Putin: il campione della democrazia energetica Russa. Il suo governo ha fatto indagare concorrenti, distrutto aziende private rivali, messo a tacere gli oppositori, ucciso giornalisti, compiuto crimini di guerra in Cecenia, chiusa l'ultima emittente TV indipendente, tentato di uccidere l'attuale presidente della Repubblica ucraina e sparso polonio radioattivo per tutta l'Europa.
Parliamoci chiaro, La Russia è uno dei primi partner energetici dell'Italia, per cui i nostri politici non hanno molto interesse a rompere qualche uovo allo Zar.
Inoltre il sistema di repressione russo assomiglia per certi versi a quello italiano. Basta far sparire i nastri delle telecamere e dire che c'è stato un black-out per poi mandare la celere.
Per fortuna c'è ancora chi ha voglia di ridere.
Il concetto di democrazia, nel nostro paese, sta veramente diventando privo di significato. Leggete questa intervista, non è di Berlusconi ma di Dini.
La Russia sta cercando finalmente di ribellarsi alle angherie del nuovo Zar di tutte le Russie, e chi protesta viene accusato di voler ripristinare il comunismo (all'ex presidente non viene in mente che invece in democrazia si può lottare contro le ingiustizie sociali del sistema senza essere tacciato di "apologia di comunismo"?).
Il comunismo è finito.
Oggi c'è Putin: il campione della democrazia energetica Russa. Il suo governo ha fatto indagare concorrenti, distrutto aziende private rivali, messo a tacere gli oppositori, ucciso giornalisti, compiuto crimini di guerra in Cecenia, chiusa l'ultima emittente TV indipendente, tentato di uccidere l'attuale presidente della Repubblica ucraina e sparso polonio radioattivo per tutta l'Europa.
Parliamoci chiaro, La Russia è uno dei primi partner energetici dell'Italia, per cui i nostri politici non hanno molto interesse a rompere qualche uovo allo Zar.
Inoltre il sistema di repressione russo assomiglia per certi versi a quello italiano. Basta far sparire i nastri delle telecamere e dire che c'è stato un black-out per poi mandare la celere.
Per fortuna c'è ancora chi ha voglia di ridere.
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