A volte ritornano
A volte ritornano i soliti dubbi ed interrogativi. Forse, penso io, perchè non c'e ne sono di nuovi.
Ed allora il giornale di Bel Pietro ri-indaga sulla fantomatica acquisizione di due appartamenti da parte di Antonio Di Pietro con i soldi di Italia dei Valori.
Per togliersi il dubbio Piero Ricca (quello del "Puffone! Fatti processare!) mandò una lettera al ministro con due domande.
1- Quale soggetto giuridico ha beneficiato del finanziamento pubblico spettante alla lista Di Pietro per le elezioni 2001?
2- A chi sono intestati gli immobili di Milano e Roma attualmente adibiti a sedi del partito Italia dei Valori?
Di Pietro rispose così:
"Caro Piero,
anche per me l’onestà è precondizione di buona politica. Rispondo perciò volentieri alle tue due domande:
1 – A seguito delle elezioni politiche del 2001 la “lista Di Pietro – Italia dei Valori” ricevette nello stesso anno rimborsi elettorali solo in relazione alle elezioni del Senato nella circoscrizione della Lombardia perché non raggiungemmo il quorum del 4%. Poi, a partire dal 2002, anche per la Camera dei Deputati (a seguito della legge 26.7.2002 n. 156 che estese il rimborso elettorale anche ai partiti minori). Tutti i rimborsi in questione – fino all’ultimo euro – furono incassati e sono rimasti a beneficio esclusivo del partito “Lista Di Pietro – Italia dei Valori”.Ciò è documentalmente provato – sia per la parte “entrate” che per la parte “uscite” – dalla documentazione pubblica che il partito ha depositato in originale alla Camera dei Deputati, come prescrive la legge.In particolare, da quella documentazione risulta in modo incontrovertibile che tutti i bonifici bancari relativi ai rimborsi elettorali in questione sono stati versati solo, direttamente ed esclusivamente alla Tesoreria del partito.Sempre dalla predetta documentazione risultano le spese che il partito ha sostenuto con i rimborsi in questione.Aggiungo – e mi fa piacere farlo – che la Tesoreria del nostro partito è significativamente “in attivo” (a differenza della quasi totalità degli altri partiti) come è dimostrato dai relativi bilanci, anch’essi sempre rigorosamente e tempestivamente depositati alla Camera dei Deputati. Ciò a dimostrazione dell’oculatezza della nostra gestione contabile.Aggiungo ancora che i predetti bilanci – ove sono indicate tutte le appostazioni di entrata e di uscita – sono stati sempre resi pubblici non solo attraverso la pubblicazione in due giornali (come prescrive la legge) ma anche attraverso il sito del partito stesso, come potrai constatare di persona se ne hai voglia, visitando il sito www.italiadeivalori.it alla voce “bilancio e finanze”.
2 – Gli immobili di Milano e di Roma attualmente adibiti a sedi del partito sono intestati ad un’apposita società a me facente capo e sono stati da me messi a disposizione del partito stesso che mi rimborsa le spese in misura significativamente minore rispetto ai normali canoni.Per l’acquisto di detti immobili (due appartamenti, uno a Roma e uno a Milano) ho provveduto in parte con denaro che avevo a disposizione (a seguito della vendita del mio ufficio di Busto Arsizio e dei miei stipendi da parlamentare prima italiano e poi europeo) e, per la gran parte, con regolari mutui bancari a mio esclusivo carico.Nessun denaro del partito è stato utilizzato per acquistare i predetti immobili.Viceversa io personalmente ho provveduto a destinare, nel tempo e fin dalla sua costituzione, a favore dell’Italia dei Valori la quasi totalità del denaro che ho ricevuto come risarcimento (alcune centinaia di migliaia di euro) per plurime diffamazioni e calunnie subite nel corso degli anni dai soliti diffamatori di professione e che per questo loro comportamento sono stati via via condannati dalla magistratura. Ho anche destinato alle attività di partito tutte le speciali indennità per attività politiche che ho ricevuto a titolo personale dal Parlamento Europeo durante gli otto anni del mio mandato (circa 50 mila euro l’anno).
Di questi tempi, caro Piero, di dossieraggi velenosi ne girano tanti (vedi Mitrokin e Scaramella vari).Bisogna avere pazienza e sopportare, soprattutto non bisogna lasciarsi intimidire."
Trovatemi un'altro politico che avrebbe risposto alle domande.
Ed allora il giornale di Bel Pietro ri-indaga sulla fantomatica acquisizione di due appartamenti da parte di Antonio Di Pietro con i soldi di Italia dei Valori.
Per togliersi il dubbio Piero Ricca (quello del "Puffone! Fatti processare!) mandò una lettera al ministro con due domande.
1- Quale soggetto giuridico ha beneficiato del finanziamento pubblico spettante alla lista Di Pietro per le elezioni 2001?
2- A chi sono intestati gli immobili di Milano e Roma attualmente adibiti a sedi del partito Italia dei Valori?
Di Pietro rispose così:
"Caro Piero,
anche per me l’onestà è precondizione di buona politica. Rispondo perciò volentieri alle tue due domande:
1 – A seguito delle elezioni politiche del 2001 la “lista Di Pietro – Italia dei Valori” ricevette nello stesso anno rimborsi elettorali solo in relazione alle elezioni del Senato nella circoscrizione della Lombardia perché non raggiungemmo il quorum del 4%. Poi, a partire dal 2002, anche per la Camera dei Deputati (a seguito della legge 26.7.2002 n. 156 che estese il rimborso elettorale anche ai partiti minori). Tutti i rimborsi in questione – fino all’ultimo euro – furono incassati e sono rimasti a beneficio esclusivo del partito “Lista Di Pietro – Italia dei Valori”.Ciò è documentalmente provato – sia per la parte “entrate” che per la parte “uscite” – dalla documentazione pubblica che il partito ha depositato in originale alla Camera dei Deputati, come prescrive la legge.In particolare, da quella documentazione risulta in modo incontrovertibile che tutti i bonifici bancari relativi ai rimborsi elettorali in questione sono stati versati solo, direttamente ed esclusivamente alla Tesoreria del partito.Sempre dalla predetta documentazione risultano le spese che il partito ha sostenuto con i rimborsi in questione.Aggiungo – e mi fa piacere farlo – che la Tesoreria del nostro partito è significativamente “in attivo” (a differenza della quasi totalità degli altri partiti) come è dimostrato dai relativi bilanci, anch’essi sempre rigorosamente e tempestivamente depositati alla Camera dei Deputati. Ciò a dimostrazione dell’oculatezza della nostra gestione contabile.Aggiungo ancora che i predetti bilanci – ove sono indicate tutte le appostazioni di entrata e di uscita – sono stati sempre resi pubblici non solo attraverso la pubblicazione in due giornali (come prescrive la legge) ma anche attraverso il sito del partito stesso, come potrai constatare di persona se ne hai voglia, visitando il sito www.italiadeivalori.it alla voce “bilancio e finanze”.
2 – Gli immobili di Milano e di Roma attualmente adibiti a sedi del partito sono intestati ad un’apposita società a me facente capo e sono stati da me messi a disposizione del partito stesso che mi rimborsa le spese in misura significativamente minore rispetto ai normali canoni.Per l’acquisto di detti immobili (due appartamenti, uno a Roma e uno a Milano) ho provveduto in parte con denaro che avevo a disposizione (a seguito della vendita del mio ufficio di Busto Arsizio e dei miei stipendi da parlamentare prima italiano e poi europeo) e, per la gran parte, con regolari mutui bancari a mio esclusivo carico.Nessun denaro del partito è stato utilizzato per acquistare i predetti immobili.Viceversa io personalmente ho provveduto a destinare, nel tempo e fin dalla sua costituzione, a favore dell’Italia dei Valori la quasi totalità del denaro che ho ricevuto come risarcimento (alcune centinaia di migliaia di euro) per plurime diffamazioni e calunnie subite nel corso degli anni dai soliti diffamatori di professione e che per questo loro comportamento sono stati via via condannati dalla magistratura. Ho anche destinato alle attività di partito tutte le speciali indennità per attività politiche che ho ricevuto a titolo personale dal Parlamento Europeo durante gli otto anni del mio mandato (circa 50 mila euro l’anno).
Di questi tempi, caro Piero, di dossieraggi velenosi ne girano tanti (vedi Mitrokin e Scaramella vari).Bisogna avere pazienza e sopportare, soprattutto non bisogna lasciarsi intimidire."
Trovatemi un'altro politico che avrebbe risposto alle domande.
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