venerdì 20 aprile 2007

Il governo è fermo

L'Italia, dopo lo slancio iniziale, si è fermata completamente.
Dopo la finta crisi di governo non si è più rialzato. Prodi è in esilio in asia, gli altri stanno riciclando se stessi nel partito democratico e tutto tace.
Intanto Telecom passa di mano, l'ambasciatore usa continua a riprenderci, il console cinese tratta con la Moratti per comprare Milano, l'Alitalia si trasferisce in Russia, il vaticano decide la politica etica italiana, la scuola và verso lo sfascio e nelle provincie si lavora 3 giorni su 4...
Intanto cambio della legge elettorale e legge sul conflitto di interessi ancora non si vedono.
Di Pietro ricorda che bisogna sbrigarsi a chiudere il recinto prima che scappino i buoi, francamente i buoi qualcuno li vede già sull'altra collina (e corrono veloce).

Sembra che intenzionalmente i politici abbiano deciso di fermarsi, fare congressi assurdi, ripulire l'argenteria e tornare alle elezioni con due o tre anni in anticipo.
Quello che non capisco e cosa ci aspetta e cosa sperano di ottenere.
Il "programma" dell'unione, il motivo per cui Prodi è stato eletto, è saltato totalmente. Perchè allora dobbiamo credere al Partito Democratico.
Ha veramente senso andare nuovamente alle elezioni per rivotare le solite persone?

(Prodi visto da guzzanti)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se è vero che andare a votare sempre le stesse facce non apporta alcun cambiamento migliorativo al Paese, allora sii coerente, non votare. Anche questo è un utilissimo segnale politico. Ciao Gianni

Balestra ha detto...

Caro amico Gianni,
non andare a votare, secondo me, e come rinunciare a qualcosa.
Come se la televisione mi si rompe, è in garanzia ma io mi lamento solo e non la faccio riparare. Per coerenza.
Secondo me l'unica l'unica via è che una nuova generazione politica abbatta" quella attuale.
Un saluto,
Federico balestra