Luttazzi censurato ancora da...
Incredibile ma vero.
Le due testate che hanno più gridato allo scandalo del governo Berlusconi, Repubblica e l'Unità, intervistano Luttazzi per poi censurarlo quando critica il nuovo Partito Democratico.
Per fortuna siamo nel 2007, esiste internet e Lutazzi porta avanti da tempo un suo blog.
Ecco cosa si può leggere oggi:
"Avendo saputo da un uccellino che sarei tornato in tv con Biagi, ieri Repubblica e l’Unità mi hanno intervistato. Nei due lunghi colloqui, in cui ho parlato del blocco industriale-politico-mediatico che governa l’Italia con logiche di clan, mi è stata chiesta un’opinione sul Partito Democratico, la cui nascita entrambi i quotidiani hanno sostenuto con forza. L’ho definito una inevitabile stronzata e ho spiegato perché (vedi post a seguire). Oggi nessuna delle due interviste riporta questo mio giudizio politico, pur dilungandosi sul tema della censura berlusconiana. Ecco, è così che funziona, il blocco."
e
"STA NASCENDO IL PARTITO DEMOCRATICO. PD, COME PRODI-D’ALEMA. L’ostetrico Fassino, liquidando una volta per tutte l’eredità comunista, lo ha definito “un partito che deve stare in sintonia con la società”. Ma il comunismo nacque come critica del modo di produzione capitalista: una critica di cui c’è oggi ancora bisogno, alla luce della nuova proletarizzazione (precariato) decisa ferocemente dal blocco industriale-politico-mediatico che governa il nostro Paese. (E il mondo.) Col partito democratico, sparisce la critica. Resta la gestione dell’esistente. Grazie a tutti. Avete fatto quel che potevate.Come se non bastasse, nel pantheon del PD, Fassino ha inserito Craxi! Ripudiando Berlinguer! Già tre anni fa, nel libro “Per passione”, Fassino aveva condannato il “passatismo” di Berlinguer per esaltare la “modernità” di Craxi. Lessi quelle pagine ancora calde di stampa ai 5000 spettatori del mio monologo al Palamazda di Milano, Festa Provinciale dell’Unità. Ammutolirono. Ricordai che Berlinguer, col suo passatismo, pose per primo il problema dell’etica pubblica e della questione morale; mentre la modernità di Craxi aveva portato a tangentopoli, al pizzo sui singoli appalti e all’ultimo frutto avvelenato, Berlusconi. Cinque minuti di applausi. Al termine, nel silenzio, qualcuno urlò:-Ecco perché non ti vogliono in tv!- E io:-Mi sa che hai ragione."
"Ma c’è una logica nella follia. Chi scrive i discorsi di Fassino? Il suo amico Sebastiano Maffettone, filosofo socialista, già autore dei discorsi di Craxi. In pratica, quando i DS applaudono Fassino, da anni senza saperlo stanno applaudendo un discorso di Craxi.Berlusconi ha commentato:-Se questo che descrive Fassino è il Partito Democratico, quasi quasi mi iscrivo anch’io.- Perchè no, in effetti? La cosa divertente è che ne sarebbe capacissimo.Quella del partito democratico è una inevitabile stronzata. Inevitabile perché il blocco di potere industriale-politico-mediatico spinge in questa direzione ormai da anni dappertutto. Stronzata perché manda in soffitta la lotta contro le disuguaglianze che è da sempre la vera artefice del progresso, nonchè l’eredità più nobile di una storia politica liquidata con una fretta commendevole. Se non altro, si è fatta chiarezza. Da anni i DS si erano trasformati in un “partito di amministratori” (definizione di Fassino). E col placet dalemiano prima ai bombardamenti in Kosovo e poi alla guerra in Afghanistan era diventata prassi una realpolitik che di sinistra non aveva più nulla. Chi sarà il capo del Partito Democratico? A questo punto potrà essere chiunque, incluso lo strangolatore di Boston."
da www.danieleluttazzi.it
Un piacere averlo sentito da Biagi su Rai Tre, ma un dispiacere enorme nel leggere queste cose.
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