venerdì 13 luglio 2007

Uno su tre fuma "spinelli"


Il dato di per se, farebbe riflettere.
Vorrebbe dire che una persona su tre, anche nelle nostre famiglie, si fa delle canne (come ricordava Accorsi in Jack Fruscante, si chiamano "canne" non "spinelli"). Già vedo la madre di famiglia che guarda gli occhi del figlio per vedere se è l'uno su tre.
Poi si arriva sempre ad approfondire.
In realtà l'articolo dice che uno su tre ha fumato in tutta la vita uno spinello, ed allora ci siamo.
D'altra parte se la generazione del '68 non si prendeva anche questa libertà (poi eliminata mentre i loro figli diventavano adolescenti), che '68 sarebbe stato?
Chi non l'avrebbe fatto nel '68? C'era qualcuno che tirava le molotov ed è diventato direttore del telegiornale (vedi Liguori), perchè non strafarsi di maria?
Ed allora i conti tornano, non possiamo saperlo per certo ma "il padre" o "la madre" magari le "canne" se le sono fatte.
Ma uno su tre non vuol dire che le fuma ancora. Questo è l'ennesimo scempio di informazione.
Perchè la Prestigiacomo non denuncia anche La Stampa (appena ha finito con Amato, tanto che è lì in questura)?

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