lunedì 16 luglio 2007

Le primarie, quelle vere


(foto di stijn v.)

I nostri politici spesso parlano di:"seguire l'esempio americano", per i più svariati motivi. Spesso quando questo esempio serve per giustificare quello che fanno, o peggio hanno fatto.
Molto meno spesso approfondiscono il funzionamento dei vari meccanismi di garanzia d'oltre oceano, parleremo prima o poi del fisco per esempio.
Parlano di Kennedy, ma non del sistema che ha reso possibile la sua candidatura.


Mentre invece gli Stati Uniti hanno un meccanismo talmente corretto di scegliere il candidato da far paura a tutte le democrazie europee, che comunque sono veramente molto più avanti del nostro paese.



Quindi abbiamo i due contendenti principali nel partito democratico che si sfidano a suon di pubblicità elettorale, conferenze e denaro raccolto.
Denaro raccolto, per esempio, via web. I dati sono incredibili: sui 58 milioni di dollari Obama ne ha raccolti ben 17,2 su internet, mentre Hillary nelle ultime 36 ore ha raccolto sempre nella rete 600 mila dollari (dati raccolti sul corriere della sera ).

La cosa che deve far riflettere è che i due democratici competono nel vero senso del termine: devono dire la loro su vari argomenti (economia, guerra, diritti civili e sociali, sanità), presentare il loro programma, affrontarsi verbalmente e senza troppo riguardo.


E rispondere alle domande caustiche dei giornalisti. Libertà totale da parte di questi ultimi nello schiaffeggiare i candidati.
Inoltre i candidati verranno messi a nudo davanti alla nazione, ogni più piccola azione verrà valutata e giudicata. Vecchi reati o provvedimenti contro di loro, o addirittura come hanno votato sui temi scottanti.
La differenza con L'italia è notevole se pensiamo a quello che è successo nel partito democratico, in cui uno per volta tutti i validi candidati (vedi Bersani) si sono fatti da parte per lasciare spazio a Walter. Stesso discorso per la casa della libertà, che non può fare a meno di rivotare nuovamente Berlusconi.
Il tutto senza che i giornalisti facciano in nessun modo pesare questi concetti, ma limitandosi a farci sentire le vaghe dichiarazioni dei politici nel "panino" del telegiornale.

I soldi di Obama arrivano via web, e nel 90% dei casi i versamenti sono superiori ai 100$. Chi sarebbe disposto a farlo invece in Italia? Giusto le aziende che ne traerebbero vantaggio. Invece Obama trova i fondi anche nella gente comune, senza i rimborsi elettorali che riceveranno invece comunque i partiti che si presenteranno in Italia, alle prossime elezioni come alle precedenti.


E qui cade il punto: Obama o Hillary saranno i candidati dei cittadini.
Walter invece?

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