giovedì 6 settembre 2007

Trasferimento definitivo!!!

Il nuovo indirizzo:


Dopo una prolungata pausa estiva, dove ci siamo concentrati nella programmazione di settembre e sul nuovo sito web, siamo lieti di invitarvi sul nostro nuovo Blog!

Il trasferimento, dopo un paio di tentativi, è definitivo.
Questo blog rimane attivoper il momento come archivio, poi tenteremo di spostare tutto in quello nuovo.

martedì 28 agosto 2007

Si avvicina l'8......

Dal nazionale:

“Il comitato Esecutivo dei Giovani dell’Italia dei Valori, pur riconoscendo l’esuberanza dei toni del comico genovese Beppe Grillo espressi nel volantino informativo, esprime il proprio sostegno al V-Day che si terrà l’8 Settembre prossimo nelle piazze d’Italia.
Questa giornata di grande partecipazione democratica sarà certamente di stimolo per aprire finalmente una discussione in Parlamento sull’esigenza di rinnovamento morale dell’attuale costume politico, andando peraltro incontro alla proposta di legge gia presentata in Parlamento da Italia dei Valori ad aprile, ed ancora non passata all’esame dell’aula.
Augurandoci la buona riuscita dell’iniziativa, auspichiamo che il Parlamento possa in un futuro prossimo decidere di affrontare tali questioni senza dover attendere proposte di iniziativa popolare.
il Comitato Esecutivo Nazionale
Giovani dell’Italia dei Valorie-mail: nazionale@idvgiovani.it

Noi ci saremo....

venerdì 27 luglio 2007

Hera non ancora elettrica


Nonostante tutta la pubblicità che si sta facendo, Hera non è nemmeno nell'elenco delle società che stanno ottenendo i certificati necessari a vendere energia eletrica hai privati cittadini. Le società già verificate sono appena tre al momento, ma entro 30 giorni se ne aggiungeranno altre.

Di tariffe, ovviamente, ancora non parla nessuno.

martedì 24 luglio 2007

Napolitano è napoletano, come Mastella

Non c'è nulla da fare, dopo il principe di Ceppaloni, anche la più alta carica dello stato riesce a mettere il bastone tra le ruote al naturale corso della giustizia, che vuole che la legge valga allo stesso modo per un cittadino come per un politico.
Il clima di tragedia per la giustizia italiana è figlia delle persone che l'anno provocata.
Sempre le stesse.
Addirittura Fassino interviene direttamente in televisione su una vicenda di cui è il protagonista. Eppure è molto alto, ed ha ancora i capelli...

venerdì 20 luglio 2007

Mobilità, ZTL, degrado del centro di Forlì

(foto di giuli@)
Negli ultimi giorni non si fa che parlare del nuovo piano del traffico per il centro storico di Forlì.
Ormai la situazione è confusa, tanto più che si sta creando un tutti contro tutti in base al gruppo di appartenenza. Anche con rimostranze che non c'entrano nulla.
L'ultimo è il caso del caro On. Pini (famoso in parlamento per essere stato sospeso durante l'ultima rissa parlamentare, ha chiesto una medaglia per questo...) che parla di "centro abitato da accozzaglia di extra-comunitari". Giusto per dare un tocco di classe alla polemica.
C'è chi parla di complotto per portare più consumatori verso il nuovo centro commerciale. Che però è verso l'autostrada perché venga la gente da fuori, non da Forlì.
Ed i commercianti continuano nel non senso di formare un unica associazione per abbattere i costi di gestione, e soprattutto cominciare a differenziare un po' l'offerta dei prodotti. Non possono pensare di avere prodotti per ogni tempo.
Gli ultimi della lista sono gli abitanti. Come tutti hanno le loro esigenze, non è colpa loro se abitano in centro, e nemmeno se sono costretti ad avere più di un'auto per andare al lavoro. Se ci fossero mezzi pubblici adeguati alle esigenze della città si potrebbe benissimo lasciare la macchina al parco urbano (anche se il parcheggio è già spesso pieno, come alla stazione dei treni... alla faccia di chi non usa per "basso livello culturale" i mezzi pubblici) ed andare in piazza o viceversa.
Ma i mezzi pubblici sono un tasto molto dolente per Forlì (come per Cesena).
Teniamo un'attimo da parte la questione finanziaria disastrosa, e prendiamo invece in esame cosa potrebbe succedere introducendo più concessioni al trasporto pubblico. Se ci fossero, per esempio, tre aziende private, non connesse tra loro, per il trasporto pubblico, a cui il comune deve dare solo un contributo (1) in base al numero di biglietti che riescono a fare.
Le aziende private devono fare utile, con o senza l'aiuto del comune. Che comunque non può continuare a ripianare i debiti delle sue società con i soldi dei contribuenti.
Come minimo avremmo un raddoppio delle linee e delle fermate dei tram.
Parcheggi scambiatori, a cilindro (vedi Cesena) o a più piani potrebbero almeno limitare gli ingressi in auto verso la piazza, in cui la gente spera di continuare a lavorare e vivere ancora per molto.
Inoltre cominciamo a prendere in esame l'idea di mettere sistemi di controllo agli accessi. Inutile girarci attorno, soprattutto in certi orari i residenti denunciano l'ingresso di auto anche in zone a traffico limitato.... e non sono residenti.

giovedì 19 luglio 2007

l'8° giorno di Piero RIcca

"Ottavo giorno senza blog.
Questo spazio continuerà a vivere. Nessuno ne dubiti.Abbiamo presentato la richiesta di dissequestro. Se logica e diritto non sono in vacanza e l’articolo 21 della Costituzione è ancora in vigore, l’autorità giudiziaria dovrà presto restituirmi le chiavi di accesso con tante scuse.
Intanto è in funzione il sito quimilanolibera.net. Ho appena linkato una intervista video recentemente rilasciatami da Furio Colombo. Nei prossimi giorni pubblicheremo il video di un’iniziativa che con il gruppo qml abbiamo fatto ieri nel centro di Milano, per informare dell’abusivismo di rete 4 e della sentenza comprata che ha permesso al signor Berlusconi di prendersi la Mondadori.
Ringrazio ancora i tanti che hanno contribuito a far circolare la notizia del sequestro preventivo. Noto con soddisfazione che la difesa della libertà di espressione è un tema molto sentito dal popolo della rete. I giornali di carta invece latitano, con poche lodevoli eccezioni: una è l’articolo di ieri di Marco Travaglio.
Sto continuando a sollecitare il maresciallo Zorzo, per veder pubblicata a chiare lettere nella home page di questo blog la notizia del sequestro. Ma evidentemente non ritiene giusto farlo. Quindi, oltre che preventivo il sequestro è da ritenersi anche clandestino. Non escludo di verificare nelle appropriate sedi la legittimità di questo comportamento.
Tra le prossime iniziative, la sollecitazione di un’interrogazione parlamentare. E un’intervista con un giurista specializzato in materia di diffamazione a mezzo blog, per fare il punto su normativa e giurisprudenza.
Visto che è capitato, colgo l’occasione per fare chiarezza. A vantaggio di tutti i blogger.
A nessuno in futuro dev’essere sequestrata prventivamente la libertà di esprimersi.
A presto, Piero "

Piero, vai avanti!
Non si rendono conto dell'errore che stanno facendo.

mercoledì 18 luglio 2007

Gustavo Selva: siete stati voi?

Ma siete stati voi a chiedergli di rimanere?
E poi la vogliamo smettere di dare le dimmisioni a caso? (1) (2) (3)

Largo ai giovani in politica

Grazie Silvana,

"Caro Antonio (Di Pietro, ndr), purtroppo la politica italiana soffre di una gerontocrazia storica di lungo corso, che non lascia spazio ai giovani e non gli consente di mettere i loro talenti e il loro entusiasmo al servizio del Paese.
Mentre nel resto d’Europa Aznar, Zapatero, Blair, Cameron e molti altri, sono divenuti grandi leader nazionali tra i trenta e i quarant’anni, da noi invece, che ci accontentiamo di considerare giovani cinquantenni dai capelli brizzolati, i giovani di valore debbono attendere di trasformarsi in tardoni della politica prima di poter ambire alla guida di un partito o a cariche di governo.
Ho fatto un piccolo studio dal quale risulta che l’età media, calcolata dal 1945 ad oggi, in cui si diventa premier per la prima volta in Italia è di 55 anni. Ma la cosa sorprendente è che l’età sale a 60 anni se ci riferiamo solo ai governi della seconda repubblica.
Per fare un altro esempio basta dire che alla Camera solo 1 deputato su 630 ha meno di 30 anni, mentre i deputati con meno di 50 anni arrivano appena al 16%.
E’ per modificare questa situazione che ho presentato due proposte di legge che ho chiamato “Largo ai giovani in politica” i cui punti fondamentali sono:
1) limite di eta a 70 anni. Superato tale limite non è più possibile ricoprire alcuna carica elettiva (deputato, Sentaore, Sindaco, Presidente di Provincia, Presidente di Regione, Consigliere comunale, provinciale o regionale), né alcuna carica di governo (premier, ministro, vice ministro, sottosegretario).
2) abbassamento del limite di età per essere eletti alla Camera e al Senato. Si potrà essere eletti deputati al compimento del 18° anno (ora bisogna attendere i 25), ed essere eletti in Senato dopo aver compiuto i 30 anni (attualmente non si può essere eletti prima dei 40 anni).
3) limite di due mandati consecutivi. Ho previsto un limite che vieta la rielezione per più di due mandati consecutivi ad una carica elettiva. Questo perché era un punto un punto qualificante del programma dei Italia dei Valori che considera la politica un servizio e non un mestiere.
Una legge che riscuote il consenso del 55% degli italiani, come testimonia l’ultimo rapporto Eures sulla politica pubblicato il 12 luglio, e che consentirebbe di avere alle prossime elezioni candidati premier di trent’anni, invece di due sfidanti nati negli anni trenta."

Silvana Mura

martedì 17 luglio 2007

Second Life, primo incontro


Giovedi scorso Antonio di Pietro, sull'isola del partito, ha dato il via ad una nuova forma di partecipazione politica "virtuale". Dopo il blog ed i video di You-tube, Di pietro, riesce a stare al passo con l'evoluzione del web.
Ho raccolto una serie di link dove è possibile vedere come hanno vissuto direttamente questa esperienza gli abitanti del luogo.
- Bologosfera 1 e 2
- Manfrys
Ci sono alcune parti divertenti, dato che era la prima volta ovviamente ci sono stati degli inconvenienti, sia da parte dello staff IDV che da parte delle testate giornalistiche Reali (o meglio RL, cioè Real Life come dicono in gergo gli abitanti di SL, ops: Second Life).
Ci sono dei passaggi chiave molto importanti. Giornalisti di testate reali o virtuali non sapevano bene chi avevano accanto, la rete ha reso effettivamente tutti uguali, parificando quindi le testate (o meglio, gli abitanti di SL hanno dato qualche aiuto tecnico ai "colleghi reali" che non sapevano nemmeno come sedersi).
Questo è un grande punto di forza per i cittadini, dato che diventa reale la possibilità di informarsi da diverse fonti.
Inoltre in questi mesi è stato creato un gruppo di "fan" del partito che hanno dato il via ad una comunità che si chiama IDV-Agorà come sostegno sull'isola. Questo gruppo conta già 300 persone!
Presto scriveremo qualcosa su Second Life direttamente, in modo da convincere chi ci segue a fare qualche prova in questa nuova frontiera.

lunedì 16 luglio 2007

Le primarie, quelle vere


(foto di stijn v.)

I nostri politici spesso parlano di:"seguire l'esempio americano", per i più svariati motivi. Spesso quando questo esempio serve per giustificare quello che fanno, o peggio hanno fatto.
Molto meno spesso approfondiscono il funzionamento dei vari meccanismi di garanzia d'oltre oceano, parleremo prima o poi del fisco per esempio.
Parlano di Kennedy, ma non del sistema che ha reso possibile la sua candidatura.


Mentre invece gli Stati Uniti hanno un meccanismo talmente corretto di scegliere il candidato da far paura a tutte le democrazie europee, che comunque sono veramente molto più avanti del nostro paese.



Quindi abbiamo i due contendenti principali nel partito democratico che si sfidano a suon di pubblicità elettorale, conferenze e denaro raccolto.
Denaro raccolto, per esempio, via web. I dati sono incredibili: sui 58 milioni di dollari Obama ne ha raccolti ben 17,2 su internet, mentre Hillary nelle ultime 36 ore ha raccolto sempre nella rete 600 mila dollari (dati raccolti sul corriere della sera ).

La cosa che deve far riflettere è che i due democratici competono nel vero senso del termine: devono dire la loro su vari argomenti (economia, guerra, diritti civili e sociali, sanità), presentare il loro programma, affrontarsi verbalmente e senza troppo riguardo.


E rispondere alle domande caustiche dei giornalisti. Libertà totale da parte di questi ultimi nello schiaffeggiare i candidati.
Inoltre i candidati verranno messi a nudo davanti alla nazione, ogni più piccola azione verrà valutata e giudicata. Vecchi reati o provvedimenti contro di loro, o addirittura come hanno votato sui temi scottanti.
La differenza con L'italia è notevole se pensiamo a quello che è successo nel partito democratico, in cui uno per volta tutti i validi candidati (vedi Bersani) si sono fatti da parte per lasciare spazio a Walter. Stesso discorso per la casa della libertà, che non può fare a meno di rivotare nuovamente Berlusconi.
Il tutto senza che i giornalisti facciano in nessun modo pesare questi concetti, ma limitandosi a farci sentire le vaghe dichiarazioni dei politici nel "panino" del telegiornale.

I soldi di Obama arrivano via web, e nel 90% dei casi i versamenti sono superiori ai 100$. Chi sarebbe disposto a farlo invece in Italia? Giusto le aziende che ne traerebbero vantaggio. Invece Obama trova i fondi anche nella gente comune, senza i rimborsi elettorali che riceveranno invece comunque i partiti che si presenteranno in Italia, alle prossime elezioni come alle precedenti.


E qui cade il punto: Obama o Hillary saranno i candidati dei cittadini.
Walter invece?