La Riqualificazione del Centro Storico di Forlì
Venerdì 26/01/07 presso la Saletta della Borsa di via Bruni a Forlì, IDV della provincia di Forlì-Cesena ha organizzato un incontro per sensibilizzare i cittadini di Forlì sui problemi che affliggono il centro storico di Forlì e per proporre alcune linee guida che sarebbe opportuno tenere per migliorarne le condizioni.
L'incontro è stato presieduto da Gianfranco Francia (resp. provinciale IDV per la provincia di Forlì Cesena) e, tra gli altri, sono intervenuti Vittorio Girolimetti (Assoutenti) e Lanfranco Tuppolano (Lega Consumatori ACLI). Le proposte dell'Italia dei Valori sono state esposte da Giancarlo Biserna.
Innanzitutto il problema principale è stato identificato nell'ormai diffuso senso di rassegnazione che il cittadino forlivese prova nell'accorgersi che il centro della propria città è lasciato a se stesso, velocizzando i processi di degrado (termine da usare in senso lato: sociale, ambientale, economico, sanitario, urbanistico, artistico, della sicurezza...), che va ad aggiungersi alla politica di riqualificazione - pur gradita - di tipo passivo e di "contenimento" seguita dall'Amministrazione Forlivese, quando invece è palese che il centro storico di Forlì necessita e merita un impegno maggiore.
Tra le idee e le possibili soluzioni avanzate:
- La politica delle vetrine, per contrastare il fenomeno che vede numerosi istituti di credito e di assicurazioni aprire le loro attività in centro a Forlì, togliendo spazio agli altri tipi di attività - per intenderci, ai "negozi" - che con le loro vetrine potrebbero dare nuovo lustro e nuove attrattive al centrocittà. Anziche svilupparsi in "orizzontale", tali istituti potrebbero svilupparsi "in verticale" nei palazzi, lasciando il piano terra per altri scopi.
- Un nuovo assetto dei traffici e della mobilità, con la possibilità di scegliere tra ZTL e Isola Pedonale (anche, perchè no?, estesa fino alle quattro mura), e di investire in tutte le relative necessità accessorie, quali ad esempio parcheggi "a corona" attorno al centro storico (possibilmente gratuiti, per incentivare la permanenza del cittadino in centro), navette che facciano continuamente la spola tra i parcheggi e (es.) Piazza Saffi, e - soprattutto - la non proliferazione di tutte quelle deleghe e quei permessi che permettono la circolazione alle automobili nei giorni di blocco del traffico.
- L'identificazione di Forlì con un evento annuale di rilievo e importanza, sulla falsa riga di Perugia (cioccolato), Faenza (ceramiche) e persino Forlimpopoli (gastronomia). A tale scopo si potrebbe rinvigorire la tradizione dei "mercati" che ha sempre accompagnato la storia di Forlì.
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Con l'attuazione di questi provvedimenti per nulla impossibili, si potrebbe riabilitare la funzione del centro come fulcro dell'attività cittadina, e renderlo di nuovo luogo di incontro, di dibattito, di crescita degli abitanti.
Anche noi GIV di Forlì-Cesena siamo stati invitati a contribuire e a intervenire. Per questo motivo, nella nostra prima partecipazione "ufficiale" alla vita politica della città di Forlì, il nostro Federico Balestra ha tenuto un discorso su due aspetti:
- La costruzione del Polo Universitario di Forlì, soffermandosi sul fatto che la città dovrà "ospitare" gli studenti. Questo implica un reciproco scambio tra il residente del centro storico e lo studente in tutte le questioni che col tempo si andranno ad aprire a tale proposito (es.: la creazione di luoghi di divertimento e attrattiva per ragazzi). Il primo non dovrà sentirsi espropriato dei propri luoghi, mentre il secondo dovrà ricordare che il centro storico di Forlì - essendo relativamente poco esteso - non potrà non tutelare i suoi residenti.
- La prospettiva del lavoro per tali studenti, che devono essere incentivati a frequentare le strutture che la città sta ultimando per loro dando loro la possibilità di spendere in loco il "gettone" che hanno acquisito studiando qui. Non avrebbe infatti senso ritrovarsi con delle strutture, grandi e onerose, ma poco appetibili perchè ".... a Forlì non ci sono prospettive..." , nè tantomeno chiedere un contributo socio-ambientale al centrocittà per poi vedere che i laureati a Forlì preferiscono applicarsi altrove.
- La creazione di una rete wireless che copra tutto il centro di Forlì e possa arrivare fino al Parco Urbano, per incentivare soprattutto i giovani a ritrovarsi per socializzare in centro più di quanto già non facciano. Tale rete wireless (si legga QUI a tale proposito un articolo tratto da Punto Informatico sull'iniziativa di alcuni comuni del Friuli) porterebbe benefici non solo agli studenti, ma anche alle attività commerciali e, in generale, a tutto il centro storico.
Ecco Federico mentre espone il primo discorso dei GIV di Forlì-Cesena
Ancora Federico. Alla sua sinistra, Giancarlo Biserna dell'Italia dei Valori di Forlì-Cesena.
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