martedì 6 marzo 2007

Abbandonare la nave?

(Un cafè a Parigi, da noi non si può più tenere i tavolini come nella foto - foto di Francesco Santo)
Negli ultimi giorni nel centro storico di Forlì sono successi alcuni avvenimenti che possono lasciare interdetti.
La scorsa settimana il Mega (piccolo centro commerciale di corso della Repubblica) aveva lanciato l'idea agli altri esercenti del centro di associarsi fra loro, in modo da essere più competitivi e ridurre le spese di gestione. Un po' quello che può essere l'ultima difesa all'Iper che sta nascendo vicino all'autostrada.
Nonostante il rischio concreto di essere messi fuori mercato dal "mostro di cemento", gli imprenditori del centro hanno già liquidato la proposta. I vecchi rancori di una vita con il negoziante vicino sono evidentemente più importanti, in un'ipotetica scala di priorità, al riuscire a tenere aperto il negozio.
Questo dovrebbe fare riflettere molto chi va parlando da ormai tre anni di riqualificazione del centro.
Altra notizia è quella che vuole la tazza d'oro e lo zelig, due locali della piazza, multati di 1000 euro per i tavolini e le sedie che sono fino ad oggi rimasti ad allietare i pomeriggi della piazza gli anni passati. Una legge comunale ora impedisce, o rende impossibile, la loro presenza. La pizzeria sole, per rispettare le regole, ha dovuto eliminare le sedie ma ora può mantenere i tavolini.
Ci si può appoggiare ma non sedere.
La norma attuale prevede che l'occupazione del suolo pubblico deve essere la metà dei metri quadri dell'esercizio interno, quindi i locali microscopici che aspettano l'estate per guadagnare qualcosa rimangono a bocca asciutta. Inoltre l'Ausl prevede che ci siano doppi servizi per i locali che occupano suolo pubblico. Tutto ciò in edifici storici, dove non si può cambiare nemmeno una lampadina senza l'autorizzazione, rendendo impossibile la costruzione.
Un giovane commerciante come può decidere di investire in un posto simile? Come si può parlare di riqualificazione quando, purtroppo, si sta giocando una guerra dei nervi tra parti che sulla carta non esistono?

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